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Moda

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Con la parola moda non intendo ciò che è di tendenza o in voga, ma tutti i processi che portano alla realizzazione di un capo di abbigliamento.  Fin da bambina questo processo creativo mi ha affascinata tantissimo, anche grazie al grande interesse suscitato da mia nonna, sarta bravissima: passavo interi pomeriggi a fianco della sua macchina da cucire, a vederla lavorare e a sistemare i gomitoli di cotone.  Diventata grande, le ho chiesto di insegnarmi il suo lavoro e tutte le fasi di realizzazione: partendo dalle misure, che devono essere prese con la massima attenzione e precisione, e terminando il processo con gli ultimi ritocchi, completati con la macchina da cucire. Mi ha insegnato a realizzare il modello preparatorio in carta, che poi viene appoggiato sulla stoffa, scelta con la massima cura in precedenza. Poi occorre contornare il modello utilizzando un gessetto colorato o delle cucire eseguite a mano, chiamate in gergo marche , in modo che ne resti una traccia sull...

Scrittura creativa

Non so se si è notato leggendo le altre pagine pubblicate, ma io adoro scrivere.  Fin da piccola, appena ho preso coscienza delle potenzialità della lingua italiana, mi piaceva annotare tutto ciò che mi accadeva e descrivere ciò che mi circondava.   Amavo anche inventare racconti divertenti o storie drammatiche; i personaggi descritti con cura sulla carta mi sembravano diventare reali: inventavo le loro storie, i luoghi in cui si svolgevano, i loro gusti e gli intrecci che li mettevano in relazione tra loro. Mi piaceva molto anche sperimentare generi diversi: fingevo di essere una giornalista in missione o una regista di teatro, cambiavo il linguaggio e il tono a seconda del contesto e non mi impedivo di liberare tutta la mia fantasia. Ho provato anche a scrivere poesie illustrate o fumetti, in modo da includere anche la mia grande passione per l'arte. Strano ma vero, non mi è mai piaciuto leggere libri, ma scrivere è una delle mie attività preferite e che mi danno la...

Nuoto e Vela

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Non sono mai stata particolarmente sportiva, ho sempre provato tanti sport senza mai trovare quello più adatto a me. Li trovavo tutti o troppo impegnativi o troppo noiosi: non mi piacevano né danza né scherma, né pallavolo né basket.  Alla fine dopo molti tentativi ho capito che gli sport adatti a me erano quelli acquatici, forse perché l'acqua è sempre stata il mio habitat naturale. Mi sono iscritta a un corso di nuoto, dove ho imparato i rudimenti fondamentali degli stili sia in modo teorico sia pratico, e l'ho frequentato per sette anni dal 2009 al 2016. Era il primo sport che svolgevo in modo così assiduo e con così tanta costanza, ero stupita da me stessa. Ero felice perché questo sport mi permetteva sia di stare da sola e imparare individualmente, sia di collaborare con i miei compagni. Durante le vacanze estive, invece, mi divertivo a fare snorkeling al mare e a osservare i fondali con curiosità: mi piaceva sia nuotare sia immergermi in apnea. Non ancora soddisfa...

Manga

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Come ho già detto nella presentazione (ma non finirò mai di ripetere), tutto ciò che è collegato al Giappone è di mio interesse. E dire se sia nata prima la mia passione per gli anime e i manga o quella per il paese del Sole Levante è come capire se sia nato prima l'uovo o la gallina. Casualmente alle elementari mi sono imbattuta in una rassegna di film dedicata al regista giapponese con la R maiuscola, cioè Hayao Miyazaki. La grafica e i colori dei suoi lungo-metraggi (guai a chi li definisce "cartoni animati per bambini") mi hanno colpita fin da subito, anche se a quell'età non ero ancora in grado di capirne il significato profondo e la complessità dell'intreccio. Negli anni, ho visto almeno quattro o cinque volte ogni film prodotto dallo Studio Ghibli . Vista la mia passione per l'arte, non mi ci è voluto molto a capire che potevo imparare a disegnare anche questi soggetti. Così mi sono armata di pennarelli Copic (usati da tutti i mangaka professionisti)...

Arte

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L'arte è senza dubbio la mia passione più grande. Mi piace stare ore e ore davanti a un quadro: vedere le figure dipinte, studiare le pennellate, le tecniche, capire il percorso personale di ogni artista. Apprezzo anche la parte teorica: leggere libri di arte, studiare la composizione e i colori usati, analizzare i quadri e attribuirli ognuno al proprio artista.  Il viaggio a Parigi, svolto tra la terza media e la prima superiore, mi ha resa una vera patita d'arte. Ho passato metà del viaggio nei Musei della città, soprattutto nel Musée d'Orsay e nel Centre Pompidue, che mi hanno ispirata. La luce emanata dai quadri degli Impressionisti, soprattutto di Renoir, mi dava- e mi da tutt'ora- un grande senso di pace e serenità. I miei occhi non si volevano staccare da quelle superfici, cogliendo sempre più particolari nascosti. Così, ormai convinta che solo l'arte mi avrebbe resa veramente felice, tornata a Parma, decisi di iscrivermi a un corso di Disegno e di Arte ...